Rivisitazione di un fienile a Bolzano. Un’Architettura che gioca tra tradizione e fantasia

L’architetto Stefan Rier, dello Studio Noa, cura la ricostruzione di una storica dimora nello Sciliar, richiamando quelle tipiche architetture costruite con i massi di montagna, in esterno e trasgredendo completamente le regole progettuali sull’interno

L’architettura presenta una solida base in pietra Geopietra e una struttura in legno che si erge per tre piani tra  finestre e balconi, mescolando fattori molto diversi, sia a livello emozionale che strutturale


L’involucro esterno, dialoga con il centro storico, rispettando l’architettura rurale e tradizionale, mentre l’interno trasgredisce ogni regola progettuale, vestendo la casa di colori e fantasia per esprimere la personalità di chi lo vive

Il basamento in pietra del primo piano, scuro e massiccio, è realizzato con il modello Blumone, dalla forma frastagliata e allungata, il Murogeopietra riveste il sistema di isolamento termico proteggendo la costruzione da shock termici, dovuti a repentini cambiamenti atmosferici, che grazie all'ottima traspirabilità, assicura il massimo confort abitativo

L’interno è un vero gioco di affacci e di variazioni di livelli, tra ironia e fantasia, dove le zone private sono situate in cubi sospesi nello spazio libero che si ispira alla ‘piazza’, centro di scambi e connessioni. Con questo gioco di volumi, dal soggiorno a tutta altezza, lo sguardo attraversa dodici metri di viste e intersezioni fino alle travi del tetto

Lo Studio Noa riesce con questo gioco di stili progettuali a trascrive in architettura le infinite storie della casa, ascoltando e prendendosi il tempo di ascoltare e comprendere il luogo, percepirne l’atmosfera, coinvolgersi nelle circostanze locali per poi iniziare a pensare, pianificare e progettare

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