Edificio in Legno in Corea. Il confine segnato dall'Architettura

La casa si trova in un villaggio chiamato Banwall alla periferia di Jeonju, una delle città più calme e belle della Corea. Lo studio_Gaon realizza un edificio al confine tra terra e spirito, tra vecchio e nuovo

 


Con una pineta a nord e un frutteto a sud, ciò che è più peculiare sul sito è a ovest, un cimitero per qualche clan familiare. Questo cimitero definisce anche il confine esterno del villaggio. La frazione Banwall (ossia mezza luna) è anche profonda, a significare il momento di quando la distinzione tra luna calante e sciolinatura diventa sfocatura. Il villaggio ad est, mostra in lontananza lo stadio in cui la FIFA Worldcup è stata giocata 11 anni fa. Per quanto riguarda il fonte a sud-est, vi è ‘Moakmountain’ che significa enorme montagna, è visibile a occhio nudo
 

 

 


La casa doveva essere costruita su diversi incroci di confine; tra i morti ed i vivi, tra i vari livelli di terreno; tra il vecchio lavoro e nuovo inizio per il cliente...
 

 

 


Progettare la casa è stato come fare un cancello che trascende i confini. Lo Studio_Gaon ha visto per la casa la possibilità di abbracciare una vita tranquilla e senza restrizioni come il personaggio di un libro di storia dimenticata
 

 

 


La casa si pone naturalmente in base alla lenta via da sud a est. Diviso in due, uno con esterno in legno incorpora vita domestica, mentre l'altro finito in mattoni rossi racchiude la ricreazione e riposo della coppia dell'utente. Uno si affaccia a sud, l'altro in sé si trasforma un po' a est, correttamente di fronte alla montagna lontano. I due si discostano in mezzo per lasciare spazio per un Madang che non ha forma definita propria
 

 

 


Questo Madang, l'in-tra spazio, funziona sia come buffer e anche come divisione attiva allo stesso tempo. Ma è, in sostanza, uno spazio vuoto, che nasconde la sua esistenza. Ulteriori relazioni saranno incoraggiate col passare del tempo mentre diminuiscono i conflitti. Si tratta di uno spazio che ha senso solo perché non è compiuto. Il ‘Maru’, terrazzo coreano, che affronta questo Madang è un elemento spaziale coreano distintivo che non è né all'interno o all'esterno. O piuttosto si tratta di una demarcazione tra interno ed esterno
 

 

 


Il nome di questa casa è "Casa di Gennaio". La casa si trova dove inizia il villaggio. La casa è un nuovo punto di partenza per le clienti. Si tratta sia di un segno della natura e dimora, di vita e morte. Così è gennaio, il momento di cambiamento, di passaggio tra il vecchio e il prossimo venturo
 

 

 


Un poeta coreano gridò: “Su ogni confine, i fiori abbondano generosamente.” Con un meleto nelle vicinanze che simboleggia il raccolto, seduto tra il luogo dei vivi e dei morti, ci auguriamo che la casa agisca come un luogo in cui i confini si incontrano e interagiscono, come una volta nel mese di gennaio
 

 

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