Un'architettura in città è tradizionalmente considerata come appartenente a una delle due tipologie, monumentale oppure una parte del tessuto costruito. Il monumento ovviamente celebra eventi epocali, perpetua i miti fondativi o aggrega le discipline umanistiche delle persone celebri; il tessuto è tutto il resto e si suppone per creare il contesto in cui possono esistere i monumenti
I monumenti sono simboli, momenti “esemplari” e artificiali della città. Proprio perché il loro ruolo è di perpetuare certe condizioni, sono privati della possibilità di cambiare il ergo tutto ciò che pietra e bronzo. E invariati, sono fiducioso e certo, l'equivalente architettonico di una convinzione incrollabile, o di una fede, essi sono senza vita. La vita sta accadendo in altre parti nel dubbio, la confusione e il caos che in genere può essere trovato nel tessuto della città
L'Ultralight Villaggio della Biennale di Shenzhen è un ossimoro, una bella contraddizione sia monumentale, perché niente vale la pena di costruire per esposizioni Biennali in una misura del monumentale per un periodo effimero. Questo paradosso diventa il principio guida nello sviluppo di questo modesto lavoro di architettura
Questo piccolo edificio può diventare un saluto alle milioni di anime che vivono a Shenzhen. Come la maggior parte delle persone che nel mondo vivono in metropoli gigantesche della terra, essi condividono una vita che si svolge tra i frammenti di una realtà più grande, e le loro vite possono essere a volte sopraffatte dalla diffidenza e dall'esitazione
Questo padiglione può essere un anti-monumento a loro, un monumento effimero per coloro che non vogliono imporre il loro parere o perpetuare la loro situazione. Un padiglione come un “monumento”, effimero, un padiglione che rappresenta un ossimoro
