Chalet tra le Alpi slovene. Reinterpretazione di un progetto esistente

Situato in un villaggio alpino sloveno, lo chalet nasce dalla modifica di un progetto acquistato dal cliente, assieme al lotto da edificare e al permesso di costruire, non dimenticando la tradizione del luogo in cui sorge

 


Un villaggio alpino sloveno, situato nel Parco nazionale del Triglav, ospita lo chalet. Il lotto in cui sorge attualmente è stato acquistato dal cliente assieme al progetto e al permesso di costruire. L’obiettivo era quello di realizzare un progetto che non si dissociasse troppo dall’originario: la modifica doveva avvenire entro i confini e i volumi prestabiliti
 

 

 


Il volume di 6x11 metri resta lo stesso, come anche il tetto inclinato di 42°. Le colonne in legno e la terrazza perimetrale, che costituiscono gli elementi aggiuntivi, fanno riferimento alla tradizione locale, in particolare ai fienili delle zone vicine piuttosto che alle abitazioni. Inoltre, l’abitazione viene dotata di grandi aperture affacciate sul panorama
 

 

 


L’interno, reinterpretazione di una generica capanna alpina, si adatta alle esigenze della famiglia ed è molto razionale. Un camino, attorno a cui ruota una scala centrale, riscalda i due piani. Il piano terra è costituito da un’unica stanza, in cui c’è la cucina e il soggiorno, e il davanzale si trasforma in una seduta da cui poter ammirare il panorama. Nel primo piano ci sono tre camere da letto e un bagno con sauna
 

 

 


I materiali scelti, sostenibili e naturali, si adattano al contesto e agli edifici circostanti. Grazie alla grande finestra ad angolo posizionata a sud, il piano terra viene riscaldato durante le giornate invernali soleggiate. Il cottage è doppiamente isolato, presenta una buona inerzia termica e prevede una raccolta di acqua piovana
 

 

 


Nonostante i numerosi limiti imposti dal progetto originario, grazie all’abilità dei progettisti, l’edificio si traduce in una perfetta armonia tra tradizione, razionalità e sostenibilità
 

 

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